
AGQ Labs, centro tecnologico attivo nel settore da più di 20 anni, dalla scorsa campagna 2015 offre ai suoi clienti questo prezioso servizio di mappatura e diagnosi nutrizionale dei diversi elementi minerali della pianta, durante tutto il ciclo colturale della stessa.
Il servizio NDVI, Normalized Difference Vegetation Index, è un indicatore grafico che può essere utilizzato per analizzare le misurazioni ottenute dal telerilevamento da un apposito satellite, conoscendo in questo modo la reale attività fotosintetica della coltura esaminata.
Con questo sistema potremmo identificare e rappresentare in modo semplice e veloce le aree vegetate e le loro “condizioni”. Il servizio infatti, associato alle analisi fogliari, ci permette di rappresentare oltre le zone più carenti, normali o in eccesso anche la carenza o eccesso di ogni singolo elemento, cosi da poter intervenire in modo mirato al problema.
Oltre al servizio NDVI viene proposto al cliente anche il servizio GIS (Geographic Information System) il quale ci permette di elaborare con delle analisi del terreno, una mappa nutrizionale georeferenziata di ogni singolo elemento. Questo sistema associato alle foto satellitari NDVI ci permetterà di intervenire in maniera eco-sostenibile controllando gli apporti di fertilizzante, acqua di irrigazione e altre tecniche agronomiche, ottimizzando cosi al massimo ogni intervento e decisione con il fine comune di migliorare e ottimizare la qualità e produzione in campo.
AGQ Labs Italia, tra i vari clienti, sta collaborando con l’ Università degli Studi di Verona, attraverso la persona di Prof. Maurizio Boselli, per il controllo delle condizioni vegetative dei singoli appezzamenti. Come spiega il Professore, titolare della Cattedra di Viticoltura dell’Università degli Studi di Verona, “L’obiettivo primario nella viticoltura di precisione in Italia come all’estero è migliorare la qualità delle uve mediante la delineazione e gestione sito-specifica di zone del singolo vigneto significativamente diverse dal punto di vista viticolo-enologico (“micro-terroir”). Gestire la geodiversità in questa ottica significa gestire in maniera sito-specifica i vari fattori della produzione (soprattutto concimi, irrigazione, potature) o, più frequentemente, il prodotto stesso mediante raccolta selettiva delle uve e vinificazioni separate per le diverse aree del vigneto”.
Continua spiegando che il vigore vegetativo misurato dal telerilevamento del servizio NDVI, è considerato il parametro più adatto alla delineazione della geodiversità viticolo-enologa, sia per la facilità con cui può essere mappato, sia per la connessione dimostrata con i parametri qualitativi delle uve, in questo caso, per la vinifiazione. Una delle considerazioni più rilevanti che fa il professore, è che “la mappa di vigore deve servire inizialmente soprattutto come base informativa per guidare il campionamento “intelligente” (smart scouting) ossia il processo che interpreta la mappa di vigore mediante poche verifiche (dall’analisi del terreno alle micro-vinificazioni) localizzate in vigneto sulla base delle mappa di vigore che vengono poi utilizzate per interpretare quest’ultima”.
A conclusione afferma che “Il telerilevamento ottico ad alta risoluzione come strumento operativo fornito da AGQ Labs Italia costituisce un formidabile strumento per rilevare indeterminati momenti significativi della stagione colturale la geodiversità delle condizioni vegetative all’interno dei singoli appezzamenti, presupposto fondamentale per poter impostare una efficace viticoltura di precisione, diversificando su base geospazialegli interventi agronomici.”
Possiamo certamente affermare che questo servizio si sta rendendo sempre più necessario al fine di avere un controllo migliore e diretto delle nostre colture.
AGQ Labs, oltre al servizio GIS e NDVI e alle analisi di laboratorio richieste offre ai suoi clienti una soluzione e interpretazione agronomica ad ogni cliente, integrando così la sua conoscienza chimica alla realtà del campo.