
Tra le più importanti informazioni necessarie possiamo con certezza dire che una corretta analisi del terreno ci potrà dare dei dati importanti
Il raggiungimento degli obiettivi produttivi in agricoltura passa attraverso la conoscenza di tutti i fattori della produzione che concorreranno al raggiungimento del miglior risultato possibile. La conoscenza è informazione, e il grado di tecnologia che possiamo utilizzare in agronomia ci permettere di avere informazioni necessarie a prendere le migliori decisioni possibili dal momento in cui mettiamo a dimora una pianta sino alla fine del suo ciclo produttivo.
Tra le più importanti informazioni primarie necessarie possiamo con certezza dire che una corretta analisi del terreno ci potrà dare dei dati importanti sul fattore produttivo primario suolo, elemento senza il quale non sarebbe possibile la coltivazione delle piante.
Il terreno per definizione è un sistema fisicamente e chimicamente eterogeneo, multicomponente e multifasico, cioè composto da diversi elementi, composto da una fase gassosa, una liquida e una solida. La coesistenza e l’interazione tra queste fasi sia chimica che fisica è la fonte principale della produzione agraria.
In questo articolo spiegheremo come interpretare i risultati di un’analisi del terreno interpretando sia le sue caratteristiche fisiche che quelle chimiche, cercando di comprendere come possano essere fondamentali nelle decisioni produttive.
Il primo dato che possiamo leggere in analisi è quello relativo alla tessitura o granulometria, che consiste nella distribuzione delle particelle solide del terreno a seconda delle loro dimensioni medie. La prima loro classificazione ci permette di dividerle in due grosse macrocategorie: Scheletro, a cui appartengono tutte quelle particelle che hanno dimetro di dimensione superiore ai 2 mm, Terrafina a cui appartengono invece tutte le particelle che hanno dimensioni inferiori ai 2 mm.
Questa classe è composta da sottoclassi sempre a seconda delle loro dimensioni e la loro classificazione è proposta dalla SISS (Società Italiana Scienze del Suolo):
- Sabbia grossa – 2 mm – 0.2 mm
- Sabbia fina – 0.2mm – 0.02 mm
- Limo – 0.02mm – 0.002 mm
- Argilla inferiore a 0.002 mm