
La presenza di fosetil alluminio in prodotti ortofrutticoli: un approfondimento
Con l’avvicinarsi della raccolta di numerosi prodotti della nostra frutticoltura, in primis albicocche, ciliegie, kiwi, torna l’attenzione su uno dei principi attivi più discusso degli ultimi anni.
Il Fosetil-Al è fungicida sistemico diffusamente usato nelle colture ortofrutticole, caratterizzato dalla notevole mobilità e in grado di penetrare rapidamente nei tessuti vegetali. Il Fosetil Alluminio degrada velocemente in forme di fosfiti (acido fosfonico e fosforoso) e dei loro Sali, detti fosfiti o fosfonati.
Una volta applicato degrada in forme di fosfiti e fosfonati
Proprio per la particolare natura di tale principio attivo, l’Unione Europea ha stabilito che l’analisi dei residui di Fosetil-Al è data dalla somma di fosetyl (principio attivo di sintesi), acido fosfonico e suoi Sali (suoi prodotti di degradazione), espresso come Fosetil-Al. Infatti, una volta applicato, il composto degrada rapidamente in acido fosforoso (fosfonico), che viene rilevato, così come la molecola strettamente parentale fosetil, da analisi in LC-MS/MS (cromatografia liquida-spettrometria di massa).
Il Fosetyl-al è ampiamente utilizzato nell’agricoltura convenzionale
Secondo quanto previsto nel Regolamento UE 2019/552, il Fosetyl-al è ammesso ed ampiamente utilizzato nell’agricoltura convenzionale, con LMR limiti di massimo residuo diversi a seconda della matrice alimentare. Al contrario, nell’agricoltura biologica è proibito. Secondo le indicazioni del Regolamento tecnico n. 16 di Accredia per le produzioni biologiche, la rilevazione analitica del solo acido fosforoso/fosfonico in concertazioni che superano la soglia di presenza dello 0,01 mg/kg, con contemporanea assenza del composto originario fosetil “non porta necessariamente ad escludere l’uso di mezzi tecnici non ammessi o ammessi o irregolari per la presenza di fosfito e acido etilsolfonico non dichiarati; in casi simili, sono necessarie ulteriori analisi di approfondimento.”
Infatti, vi sono una varietà di condizioni ambientali e di operazioni colturali che portano ad avere positivi dei prodotti di degradazione di tale principio, anche senza l’impiego di prodotti di sintesi contenenti fosetil. La corretta analisi del residuo del Fosetyl-Al risulta quindi sempre più cruciale per la messa in commercio dei prodotti ortofrutticoli, specie per le colture biologiche che negli ultimi anni sono state protagoniste di numerose controversie legate a tanti casi di falsi positivi.
Esistono diversi prodotti e composti fitosanitari che non possono essere analizzati nelle scansioni standard mediante gas e cromatografia liquida e devono essere analizzati con tecniche e processi diversi. Il metodo utilizzato da AGQ Labs è il PE-690, per l’analisi di pesticidi polari su prodotti alimentari con cromatografia LC-MS/MS. Si tratta di analisi single method, sviluppate e validate da EURL (EU Reference Laboratories for Residues of Pesticides), in cui vengono utilizzati i pattern isotopici specifici relativi ai composti, ottimizzando la quantificazione e ammortizzando le possibili variazioni derivanti dalla matrice sottoposta in analisi.
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