
Pubblicati i dati sui controlli ufficiali dei residui di prodotti fitosanitari negli alimenti
Sono appena stati resi pubblici del Ministero della Salute i dati relativi alle analisi di controllo realizzate in Italia durante il 2018, nel report Controllo ufficiale sui residui di prodotti fitosanitari negli alimenti – risultati in Italia per l’anno 2018.
Gli alimenti sottoposti a controllo sono stati vari, a partire da ortofrutta e cereali, fino agli alimenti processati tipici della cultura mediterranea, come vino e olio. Esaminati anche alimenti baby food e prodotti da agricoltura biologica, ma anche processati di origine animale e trasformati di frutta, ortaggi, cereali, le spezie, i semi, etc.
Leader in materia di sicurezza alimentare
L’Italia si conferma leader a livello internazionale in materia di sicurezza alimentare. Su ben 12mila campioni analizzati, soltanto lo 0,8% risulta superare i limiti massimi di residuo ammessi dalla normativa, mentre in Europa è il 2,5% dei campioni a risultare non conforme.
- È 7159 il numero di campioni di ortofrutticoli totali prelevati dalle autorità: 79 (30 di frutta e 49 di ortaggi) con residui superiori ai limiti massimi ammissibili, con una percentuale di irregolarità uguale all’1,1%.
- Nell’ambito dei campioni regolari il numero di campioni privi di residui è pari a 3673 (51,3%);
- il numero di campioni con residuo entro il limite legale è pari a 3407 (47,6%);
- d’interesse: il 28,1% contiene più principi attivi rispetto al totale dei campioni ortofrutticoli analizzati
- Relativamente a cereali, oli e vino, su 2852 campioni sono state rilevate 8 (0,3%) non conformità. Considerando i campioni regolamentari risulta che i campioni privi di residuo sono stati il 74,0% del totale mentre il 25,7% sono risultati presentare residui nei limiti legali.
- I campioni di baby food sono risultati tutti regolamentari.
- L’ 89,2% degli altri prodotti esaminati ha riguardato campioni senza residui, il 10,3% ha riguardato campioni con residui al di sotto del limite e 0,5% è risultato superare i limiti massimi di residui.
- Inoltre, anche se alcuni campioni non superano il limite stabilito dal regolamento 396/2005, e pertanto non presentano rischio per il consumatore, sono stati valutati non conformi al regolamento 1107/2009 (3 campioni) per la presenza di un principio attivo non incluso tra i prodotti fitosanitari autorizzati in Italia.
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