
La Commissione europea autorizza otto colture geneticamente modificate da utilizzare per l’alimentazione umana e animale
A fine gennaio la Commissione europea ha autorizzato cinque nuove colture geneticamente modificate (3 di mais e 2 di soia) e ha rinnovato l’autorizzazione per tre colture di mais già ammesse per alimenti e mangimi.
Tali organismi geneticamente modificati (OGM) sono stati oggetto di una procedura di autorizzazione completa e rigorosa, compresa una valutazione scientifica favorevole da parte dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA).
Le decisioni di autorizzazione all’uso non riguardano però la coltivazione. Le autorizzazioni sono valide per 10 anni e qualsiasi prodotto derivato da materie prime OGM è soggetto alle severe norme dell’UE in materia di etichettatura e tracciabilità.
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- OGM qualitativo
- OGM quantitativo
- Dichiarazione nutrizionale, con sostegno all’elaborazione dell’etichetta, e all’identificazione e analisi di claim nutrizionali, in accordo alle normative dei mercati UE, Stati Uniti, Messico, ecc.
Per approfondire, le colture geneticamente modificate (OGM) i cui uso è ammesso sul territorio comunitario sono:
- Tre varianti di Mais del tipo “stacked”:
- MON 87427 x MON 89034 x MIR162 x NK603
- MON 87427 x MON 87460 x MON 89034 x MIR162 x NK603
- MON 87427 x MON 89034 x MIR162 x MON 87411
- Due di Soia:
- SYHT0H2
- MON 87751 x MON 87701 x MON 87708 x MON 89788
- Autorizzazioni rinnovate:
- MIR604
- MON 88017
- MON 89034
Intanto nel mondo
A inizio anno il Messico è entrato in vigore il decreto presidenziale che stabilisce la graduale eliminazione d’uso, acquisizione, distribuzione, promozione e importazione del Glifosate, con un periodo di transizione che durerà fino al gennaio 2025.
Lo stesso decreto prevede la revoca e l’astensione dal concedere permessi per il rilascio di sementi di mais geneticamente modificato, al fine di proteggere la sicurezza alimentare e la sovranità alimentare del Paese, il mais autoctono e i suoi campi di mais tradizionali. Nella stessa ottica, il decreto prevede che le autorità per la biosicurezza debbano «revocare e astenersi» dal concedere autorizzazioni per l’uso di mais geneticamente modificato negli alimenti, fortemente importato dagli Stati Uniti, con l’eliminazione graduale che dovrà essere completata entro il 31 gennaio 2024.
Sempre a inizio anno, anche il Perù ha marcato una forte politica rivolta alla sovranità alimentare e la biodiversità, prorogando fino al 31 dicembre 2035, la moratoria sull’ingresso e la produzione di organismi geneticamente modificati nel Paese.
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