
Il RASFF riporta 14 notifiche in 2 anni legate al solo caffè, cui vanno aggiunte quelle delle bevande affini
E’ cosa nota che per gli italiani il caffè abbia un posto speciale nella routine quotidiana, fatto recentemente confermato da ricerche di mercato che hanno confermato che l’80% degli italiani beve regolarmente caffè, bevanda amata in tutta Europa dove i consumatori regolari sono il 74%.
In Italia le torrefazioni e i produttori di bevande affini sono oltre 950, di cui pochi grandi gruppi, leader di mercato, seguiti da centinaia di piccole e medie imprese dislocate per tutta la penisola.
Le importazioni italiane di prodotti della filiera caffè hanno toccato nel 2021 un valore di 1.450 milioni di euro, di cui la componente più rilevante (77%) in termini di valore riguarda il caffè in grani.
Il caffè è la bevanda più studiata dopo l’acqua e recentemente è stato confermato l’effetto sulle performance mentali, come concentrazione, creatività, apprendimento, memoria. Ma non solo, il consumo regolare e moderato viene oggi rivalutato anche dal punto di vista della salute. Infatti, sono numerose le ricerche che attestano effetti benefici di questa bevanda, come quello pubblicato su Annals of Internal Medicine che lo associa a una diminuzione del rischio di morte in generale e associato ad alcune malattie. In altre ricerche il caffè ha mostrato la sua azione benefica rispetto a malattie come il Parkinson e le malattie croniche del fegato.
D’altra parte, però, la diffusione territoriale nel consumo di caffè e l’abitudine al consumo per un così gran numero di consumatori, rende questa matrice molto importante da controllare per garantire la salute dei consumatori e la legalità del prodotto. Infatti, accanto a tante proprietà positive devono essere considerati anche i rischi di sicurezza alimentare legati al consumo di caffè. Il RASFF riporta 14 notifiche in 2 anni legate al solo caffè, cui vanno aggiunte quelle delle bevande affini. I principali rischi sono di natura chimica legati alla presenza di: Ocratossina A, pesticidi e allergeni
AGQ Labs analizza regolarmente caffè verde, tostato, decaffeinato e preparati per bevande affini per:
- Acrilammide
- Ocratossina A
- Residui di pesticidi
- Metalli pesanti
- Caffeina
- Filth test
- Glutine e altri allergeni
- Ceneri, alcalinità e altri parametri di qualità
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