
BRCGS revisione 9, requisiti che le aziende devono soddisfare per raggiungere o mantenere la certificazione
A un mese dalla piena entrata in vigore della revisione 9 di BRCGS e dopo l’esperienza vissuta di audit non annunciato presso aziende clienti, facciamo il punto sulle principali modifiche ai requisiti che le aziende devono soddisfare per raggiungere o mantenere la certificazione.
Diverse clausole della sezione 1 sono state aggiornate per riflettere l’importanza della cultura della sicurezza dei prodotti e dell’impegno della direzione nei processi per un’efficace sicurezza, autenticità, legalità e qualità dei prodotti alimentari.
In questo modo lo standard viene allineato ai recenti aggiornamenti del Codex e a quelli legislativi a seguire. E’ sempre più evidente infatti che la cultura per la sicurezza alimentare sia un fattore strategico per garantire sicurezza, autenticità, legalità e qualità dei prodotti alimentari, anzi in modo più generale, per garantire l’efficacia dei sistemi di gestione.
Anche clausole di altre sezioni possono essere considerate in questo ambito come la notifica ai reparti interessati, oltre che alla direzione, dei rilievi sorti nel corso delle ispezioni periodiche o, ancora, la necessità di garantire la competenza delle persone che si occupano di aspetti specifici del sistema, quali la food defense e la mitigazione del rischio frode.
Inoltre il termine “autenticità” è stato aggiunto a diverse clausole per evidenziare l’importanza della prevenzione della frode alimentare e quindi garantire l’autenticità dei prodotti.
Per quanto riguarda la sezione relativa all’analisi HACCP, viene sottolineato il ruolo rilevante che hanno le procedure di prerequisito nella gestione dei pericoli e si sottolinea la necessità che la loro efficacia sia validata quando sono essenziali a controllare un pericolo di sicurezza alimentare.
Maggiori dettagli inoltre sono stati inoltre definiti per gli audit interni e soprattutto per la gestione delle azioni correttive e dell’analisi delle cause profonde che le originano.
Infatti, troppo spesso a queste attività non è dato il sufficiente approfondimento, in particolare per le non conformità interne, rendendola così spesso un mero atto formale che poco incide sulla probabilità di reiterazione di non conformità. Al contrario, le risorse impiegate per la ricerca della vera causa che ha generato una non conformità sono spesso quelle meglio impiegate per il miglioramento effettivo e stabile del sistema di gestione. Anche nella gestione di questi aspetti del sistema è possibile misurare il livello di cultura per la sicurezza alimentare.
Oltre all’inserimento delle clausole relative alle attività di macellazione, altri cambiamenti significativi dei requisiti dello standard riguardano la gestione dei fornitori , l’installazione delle attrezzature e il controllo del confezionamento.
Per quanto riguarda i fornitori sono stati specificati alcuni punti relativi all’acquisto tramite grossisti o broker e ai professionisti incaricati di svolgere servizi con impatto sulla sicurezza e qualità alimentare, ma la modifica maggiore riguarda la gestione dell’outsourcing, per il quale l’approccio ricalca più quanto era già previsto da BRCGS nella versione 7 sia per quanto riguarda la valutazione del rischio del fornitore sia per la valutazione dei rischi specifici da considerare in HACCP sia per le verifiche da mettere in atto sul prodotto al rientro in stabilimento.
Nella sezione relativa alle attrezzature sono stati aggiunti molti requisiti relativi però in particolare alle attrezzature nuove o di nuova introduzione in azienda, comprese le modifiche eseguite alle attrezzature esistenti. I requisiti approfondiscono gli aspetti della pianificazione igienica a partire dal processo di acquisto che deve considerare la definizione dei requisiti che l’attrezzatura deve soddisfare in termini di sicurezza per i lavoratori, di conformità al contatto alimentare, alla facilità di accesso e pulizia, e, chiaramente, di prestazioni tecniche e poi proseguire con il processo di installazione per quanto riguarda gli impatti puntuali sulla produzione in corso e l’ambiente circostante e quelli sulla messa in funzione dell’attrezzatura stessa (formazione, aggiornamento dei prerequisiti e delle valutazioni del rischio).
Attenzione infine è stata posta sul processo di confezionamento ed etichettatura, che riveste una fondamentale importanza per la sicurezza, legalità, autenticità e qualità dei prodotti alimentari. Lo standard chiede che quindi sia prestata la dovuta attenzione anche a queste ultime fasi di produzione dell’alimento, che devono essere formalizzate per tutti gli aspetti di interesse (attrezzature, materiali, attività eseguite dagli operatori) per garantire in ogni momento che questo processo non comprometta le caratteristiche del prodotto ma anche che le informazioni riportate sul pack siano corrette, coerenti con il prodotto all’interno, aggiornate.
AGQ Labs Italia accompagna le aziende in tutte le fasi di preparazione alla certificazione BRCGS, di mantenimento della stessa compresa l’assistenza durante e dopo gli audit annunciati o non annunciati, con l’intento di non sostituirsi mai alle risorse aziendali, ma di supportarne la crescita.