
DLgs 18/2023 cosa cambia per chi è allacciato alla rete idropotabile pubblica? Cosa e perché deve controllare?
Il decreto DLgs 18/2023 introduce importanti novità per la gestione delle risorse idriche destinate al consumo umano a partire dai suoi obiettivi non solo la tutela della salute ma anche il miglioramento dell’accesso a questa acqua preziosa.
E proprio in questo contesto il decreto include in modo chiaro l’attenzione alla gestione delle reti idriche interne agli edifici, cosa che nel decreto 31 era rimasta inespressa.
Inoltre, il DLgs 18/2023 mira ad integrarsi con la vigente regolamentazione che riguarda le imprese alimentari e la loro analisi del rischio basata sui principi HACCP.
Quindi cosa cambia per chi è allacciato alla rete idropotabile pubblica? Cosa e perché deve controllare?
Come anche nel precedente DL 31 il gestore della rete pubblica è responsabile della qualità dell’acqua fino al punto di consegna individuato nel contatore; approccio corretto non avendo questo gestore nessun controllo su materiali, messa in opera e manutenzione dell’impianto idrico che dal contatore arriva al rubinetto o punto di erogazione.
Fino a quest’anno la legge non disponeva alcun obbligo per questa ultima porzione di rete idrica, lasciando un vuoto nel quale molti hanno letto (erroneamente) una totale deresponsabilizzazione circa gli apporti che la rete interna dal contatore in poi) può dare all’acqua, in senso positivo di miglioramento della qualità o negativo, di peggioramento, della stessa. Va detto che, in base alla nostra esperienza, in tante realtà la rete interna era stata oggetto della dovuta attenzione: nell’ambito delle imprese alimentari, sulla spinta dell’analisi del rischio legata alla qualità dei prodotti e dei requisiti degli schemi di certificazione, le reti interne sono state per lo meno mappate e verificate periodicamente. Analogamente in alcune strutture sanitarie, residenziali e sportive hanno da tempo avviato una analisi del rischio relativo a Legionella, in particolare dopo l’emanazione delle Linee Guida del 2015.
Oggi in DLgs 18/2023 mette ordine nella materia definendo alcune linee che riassumiamo nella seguente tabella.
Sono necessarie prima tre definizioni riportare all’art. 2:
- Gestore della distribuzione idrica interna (GIDI) = proprietario, titolare, amministratore, direttore o qualsiasi soggetto, anche se delegato o appaltato, che sia responsabile del sistema idropotabile di distribuzione interno ai locali pubblici e privati collocato fra il punto di consegna(contattore) e il punto di uso dell’acqua (2 punto 1m).
- Sistema o impianto di distribuzione anche detto rete di distribuzione interna o sistema di distribuzione domestico = conduttore, raccordi, apparecchiature installati fra i rubinetti normalmente utilizzati per le acque destinare al consumo umano in locali sia pubblici che privati, e la rete del gestore idro-potabile, connesso a quest’ultima direttamente o attraverso l’allacciamento idrico.
- Edifici o locali prioritari = immobili di grandi dimensioni, ad uso diverso dal domestico, o parti di detti edifici, in particolare per uso pubblico, con numerosi utenti potenzialmente esposti ai rischi connessi all’acqua, tra cui (lista non esaustiva):
- strutture sanitarie, socio sanitarie e assistenziali
- centri riabilitativi
- ambulatori e odontoiatri
- strutture ricettive alberghiere
- istituti penitenziari
- navi
- stazioni
- aeroporti
- mense aziendali e scolastiche
- ristorazione
- caserme
- strutture sportive, palestre, centri fitness e benessere
- campeggi
- stabilimenti balneari
In AGQ Labs da tempo supportiamo le imprese alimentari e i tecnici del trattamento acque per la valutazione del rischio delle reti idriche interne e per l’esecuzione e interpretazione delle prove di laboratorio.
Il laboratorio di AGQ Labs Italia, già accreditato per molte delle prove richieste dal nuovo decreto, incluso il campionamento per Legionella sp, ha previsto di estendere tale accreditamento già a partire dal 2023. Contattaci per maggiori informazioni.