
Gli audit interni sono tra le attività di verifica più utili per le aziende alimentari
Gli audit interni, sebbene non obbligatori per legge, sono tra le attività di verifica più utili per le aziende alimentari, se condotte in modo davvero indipendente e competente. Sono un requisito tipico e ricorrente degli standard di qualità e di sicurezza alimentare e, come tali, vengono sistematicamente verificati da parte degli organismi di certificazione.
Gli audit interni hanno diversi obiettivi, non quello di trovare problemi ad ogni costo, ma piuttosto:
- verificare che le procedure previste dall’azienda consentano di soddisfare i requisiti interni ed esterni
- verificare che quanto previsto venga attuato con efficienza
Nell’industria alimentare, quindi, gli audit interni hanno il compito di assicurare che le misure messe in atto siano conformi ai requisiti della certificazione adottata e che siano mantenute. In questo modo l’azienda è sicura di operare in maniera conforme agli standard e, naturalmente, alla normativa cogente applicabile. Infatti, l’audit interno è un’attività programmata con un campo di interesse ben definito che può essere sia l’intero sistema qualità sia una singola attività.
Le norme volontarie sono spesso ricche di requisiti sia sulla pianificazione che sull’esecuzione degli audit interni. Ad esempio per lo standard IFS food, l’attività di pianificazione deve essere eseguita entro un periodo di 12 mesi con un’esecuzione degli audit che non superi i 15 mesi; nello standard BRCGS food safety gli audit interni devono essere minimo 4 nei 12 mesi.
Entrambe queste norme e altre come la ISO 22000 prevedono che la pianificazione degli audit sia fatta secondo il principio della valutazione del rischio, tenendo in considerazione l’importanza dei processi coinvolti, i cambiamenti intervenuti e i risultati degli audit precedenti.
L’audit interno, alla pari di quelli svolti dai clienti o dagli enti di certificazione, deve essere pianificato, eseguito in modo indipendente dall’area oggetto di verifica e deve produrre un documento in cui siano ricapitolate le attività svolte e i relativi esiti.
Perché rivolgersi a terzi per un’attività di audit interno?
Innanzitutto per la competenza. L’utilità degli audit interni, come di ogni attività, è strettamente legata alla competenza di chi la esegue. Pertanto, un auditor competente eseguirà una verifica realistica e approfondita e avrà la possibilità di puntualizzare le tematiche di maggiore interesse e/o criticità proprio grazie alla propria competenza. Talvolta non è possibile avere nel proprio staff, qualcuno che abbia seguito un corso per auditor e che abbia la competenza necessaria a garantire un audit efficace.
Non meno importante è l’imparzialità che un auditor esterno può avere rispetto alle aree oggetto di verifica. Avere un occhio libero e imparziale è molto difficile quando si valuta l’operato della propria azienda anche se si sta valutando il lavoro di altri, in particolare nelle piccole realtà. Inoltre, poter sottoporre il proprio operato alla valutazione di un esterno introduce spesso spunti di riflessione, di approfondimento e di revisione che altrimenti potevano rimanere inespressi.
Spesso avvalersi una risorsa esterna per le attività di audit, non solo libera personale interno ma trasforma l’audit stesso in una opportunità di miglioramento.
AGQ Labs, da anni svolge audit interni e ispezioni per le aziende alimentari, mettendo a disposizione competenza e imparzialità e fornendo rapporti di audit completi dei punti di forza e delle aree migliorabili per le attività oggetto di ogni audit. Contataci per saperne di più.